venerdì 18 novembre 2011


Il radon è un gas estremamente pericoloso, se inalato, per la salute umana.
Il principale fattore di rischio del radon è dato dal fatto che accumulandosi all'interno delle abitazioni diventa una delle principali cause di tumore al polmone.

A temperatura e pressione standard il radon è inodore e incolore quindi rilevabile sono tramite apposite strumentazioni scientifiche adeguate.
Fuoriesce principalmente dal terreno e dai materiali di costruzione di origine vulcanica come il tufo, i graniti e in misura minore dall'acqua, si disperde nell'ambiente e si accumula nei locali chiusi ove diventa pericoloso.

Si stima che sia la seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo di sigaretta.
La normativa introdotta dal D.L. 241 del 2000 prevede che, entro il 28 febbraio 2004, tutte le attività commerciali debbano valutare la presenza di radiazioni ionizzanti provenienti dal fondo naturale nel luogo di lavoro. La soglia per l’esposizione al Radon negli ambienti di lavoro, è stata fissata in 500 Bequerel per metro cubo.

Riferimenti normativi
Raccomandazione Euratom N°143/90
Decreto Legislativo 230/95
Decreto Legislativo 241/00

1. qual è l’unità di misura della concentrazione del Radon?
La concentrazione di Radon in aria si misura in bequerel per metro cubo che indica il numero di disintegrazioni (decadimenti) al secondo di una sostanza radioattiva; per cui un valore di 400 Bq/m3 significa che in un volume di un metro cubo di aria si verificano 400 disintegrazioni al secondo con altrettante radiazioni emesse
2. cosa sono i “figli radioattivi” del Radon?
il Radon è un elemento della serie di decadimento radioattivo dell’Uranio 238. Quando decade, produce particelle alfa e porta alla formazione di un nuovo elemento che è a sua volta instabile e che produrrà altre particelle radioattive con la formazione di un altro elemento instabile e cosi via. Questi elementi, provenienti dal “progenitore” Radon , vengono chiamati “figli radioattivi”
3. Il Radon proviene dall’inquinamento umano?
No, il Radon è da sempre “naturalmente” contenuto nel sottosuolo e nei materiali da costruzione. La sua pericolosità è però aumentata a causa dei moderni stili di vita e delle tecniche edilizie basate sul risparmio energetico e sul ridotto ricambio d’ aria.
4. ci sono aree in cui non esiste il Radon?
Il Radon è praticamente ovunque. Contribuisce al fondo naturale di radioattività poiché è prodotto, in modo variabile, dalle rocce che costituiscono la crosta terrestre .
5. qual è la concentrazione minima di Radon per la quale ci si sente tranquilli?
La concentrazione minima possibile è data dal fondo ambientale ovvero è quella dell’aria che respiriamo dell’atmosfera: 10-20 Bq/m3
6. cosa si intende per una regione con elevato rischio Radon?
Alcune regioni, per le caratteristiche geomorfologiche del sottosuolo (ad esempio aree vulcaniche) hanno maggiori concentrazioni di Radon negli edifici rispetto ad altre. A causa della mancanza di una mappatura completa e dettagliata di tutto il territorio italiano è opportuno valutare il rischio Radon in ogni edificio. In alcune regioni, per poter essere certi dell’assenza del gas nell’aria interna, è necessario misurare ogni singolo locale dell’edificio, anche se lo stesso non è interrato o situato al piano terra
7. esiste una categoria di persone con un più alto rischio di sviluppare neoplasie polmonari da Radon?
Dipende sostanzialmente dallo stile di vita delle persone. Comportamenti a rischio quali dipendenza da fumo in concomitanza con l’esposizione al gas radioattivo, sono fattori che contribuiscono ad innalzare in modo esponenziale la probabilità di ammalarsi

Il rilevatore di radon Ramon 2.2 vi permette di valutare la presenza e la concentrazione del gas radon negli ambienti in modo semplice e sufficientemente preciso; dopo sole 48 ore di funzionamento dello strumento si ottengono i primi risultati di presenza o meno del gas.
Strumento realizzato in collaborazione con l'Università di Innsbruck; ogni strumento viene sottoposto a scrupolosi test di una settimana prima di essere messo nel mercato. Non sono necessari kit od accessori per farlo funzionare: nessun prodotto di consumo.
Lo strumento NON dispone di alcuna interfaccia per connessione a PC.
Dati tecnici:
- Concentrazione del radon espressa in Bq/m3
- Display a 4 cifre con range da 1 a 9999 Bq/
m3- Risoluzione 1 Bq/m3
- Risultato aggiornato ogni ora
- Accuratezza e precisione entro il +/- 20% come da convenzione internazionale (precisione effettiva più elevata)
- Bassissimo consumo elettrico, senza alcuna manutenzione
- Approvazione CE secondo EN 60335, EN 55014 e EN 61000
- Misura a breve termine: concentrazione del radon negli ultimi 7 giorni
- Misura a lungo termine: concentrazione del radon dall'inizio del suo funzionamento o dall'ultimo reset
- Nessuna perdita di dati se lo strumento viene disconnesso dalla rete
- Alimentazione 230 V
- Garanzia: 2 anni


DATI AGGIORNATI DAL 22/06/2011 AL 29/11/2011
MONITORAGGIO ISTITUTO "PACINOTTI"
(clicca qui)